Trento, 17 febbraio 2005
«TROPPE OPERE: PARTIAMO DAL TRENO»
I Verdi bocciano l’Accordo con il Veneto
«Non si può mettere sullo stesso piano la ferrovia del Brennero e la Pirubi. Stabiliamo le priorità».
Intervista a Roberto Bombarda de l’Adige, pubblicata giovedì 17 febbraio 2005
Dalla Valdastico alla ferrovia del Brennero, «l´Accordo di programma con il Veneto contiene un numero di opere impossibile da realizzare. Partiamo quindi dal treno, lasciando da parte la Valdastico». Parola di Roberto Bombarda, il consigliere provinciale che anticipa la posizione che i Verdi metteranno nero su bianco tra pochi giorni. Bombarda commenta la bozza del documento che dovrebbe regolare i rapporti tra il Trentino, l´Alto Adige e il Veneto: «Partiamo da un punto preciso - spiega - Vale a dire il modello di sviluppo per il Trentino. Ebbene, questo non potrà non tenere conto del contesto alpino, della Convenzione delle Alpi, delle scelte dei Paesi vicini, come la Svizzera che ha inserito nella Costituzione l´obbligo che le merci in attraversamento dovranno passare solo su rotaia».
Però nemmeno voi potete negare che l´Accordo di programma prevede opere necessarie. Come si fa a negare il potenziamento della ferrovia, quella del Brennero ma anche della Valsugana?
Sono d´accordo. Il quadruplicamento della ferrovia da Verona a Fortezza avrà costi ambientali enormi, ma noi siamo disposti a sostenerli, coerenti con una scelta che non può essere rinviata. Ma il problema è un altro.
Vale a dire, consigliere Bombarda?
Quell´elenco di opere è impossibile da realizzare. Per questo dico che bisogna impegnarci prima di tutto per la ferrovia. Solo a quel punto vediamo se sono rimasti i soldi per fare altri lavori e se c´è davvero la necessità di intervenire con un´opera come la Valdastico. Anche noi siamo sensibili ai problemi della Valsugana, che però si risolvono con l´elettrificazione della ferrovia e la trasformazione in una vera metropolitana di superficie. Pensiamo quindi alla modalità alternativa al traffico su gomma. Se poi ci sarà bisogno di fare le quattro corsie della statale in alcuni tratti per motivi di sicurezza, potremmo anche essere d´accordo.
Ma nell´immediato come si interviene sul problema dei camion sulla Valsugana?
Facendo pagare il pedaggio, e poi bloccando i camion Euro 0 ed Euro 1.
Perché non volete sottoporre anche la Valdastico ad una procedura tecnica come la Valutazione ambientale strategica?
Non si può mettere insieme la ferrovia del Brennero e la Valdastico, prevedendo tra l´altro che la Vas venga completata in 180 giorni. Prima andranno affrontate tutte le opzioni ferroviarie: se non risolveranno i problemi della Valdastico, allora si potrà valutare l´opzione Valdastico. Qui invece si fa il contrario.
Secondo lei perché Grisenti vuole la Valdastico?
Perché si segue il modello keynesiano delle opere pubbliche promosse solo per sostenere l´economia locale e per far girare soldi. I vantaggi, invece, ci sarebbero solo per il Veneto. E poi non vanno nascosti i contrasti con l´Alto Adige, perché loro si sono già espressi contro la terza corsia, anche dinamica, dell´A22. E la Pirubi porterà nuovo traffico sull´Autobrennero: la prospettiva è di avere una coda quotidiana da Egna fino a Trento.
Il tavolo di lavoro sui collegamenti con il Veneto era previsto anche nel programma di Dellai.
A parte il fatto che noi eravamo contrari, prima del tavolo Dellai dovrebbe pensare al contesto alpino e al sostegno dello sviluppo. La Valdastico dovrà essere discussa solo dopo che verranno esauriti tutti i principi sostenibili.
La Vas è pensata proprio per stabilire se un´opera è sostenibile o meno.
Ho già detto che non possono pensare ad una Valutazione strategica per tutte le opere previste. E poi mi chiedo perché non hanno pensato alla Vas per il collegamento Pinzolo - Campiglio: il motivo è chiaro, nel senso che con la Vas quest´opera non l´avrebbero fatta.
I Verdi usciranno dalla giunta?
Io non sono nemmeno iscritto. Mi adeguerò a quanto verrà deciso, ma resto fiducioso: alla fine riusciremo a convincere tutti.
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